Lingua, costumi e tradizioni

Si 'è Boi, la cultura in una distilleria

Una storia gloriosa
Nel centro di Selargius, nella piazza Si ’e Boi, c'è un punto di riferimento per tutta la comunità, che nasconde una storia affascinante. Si tratta del polo culturale del paese, ricavato in quello che fino a pochi decenni fa era una grande distilleria a vapore, uno dei primi esempi di industria vitivinicola nel Campidano, nel sud della Sardegna. A crearla, nel 1883, era stato l'avvocato Sebastiano Boi, che utilizzò sistemi di produzione innovativi per la confezione di liquori, sfruttando i vigneti presenti nella zona. Correva il 1911 quando lo stabilimento entrò nella Società Anonima Vinalcool, per poi entrare in crisi durante la seconda guerra mondiale quando fu requisito dall'esercito e utilizzato come deposito e officina per la riparazione degli aerei inglesi. Tornò alla sua attività nel 1952, con la produzione di liquori e alcool puro ricavati dalla distillazione delle vinacce, per poi essere chiuso alla fine degli anni Sessanta.

Il recupero
Per lunghi anni i locali della distilleria restarono in stato di abbandono, preda dei vandali. Qualcosa iniziò a muoversi nel 1978 quando il Comune stanziò i primi fondi per recuperare la struttura e restituirla alla cittadinanza. Da lì l'idea di trasformarla in un polo culturale che oggi comprende un centro di aggregazione per anziani, una sala polivalente, due biblioteche ed un teatro civico. A ricordare la sua antica vocazione però resta la ciminiera dello stabilimento, costruita in mattoni a vista e in stile neomedievale. Per conoscere tutti i dettagli di questa bella storia di 'riconversione' basta visitare la mostra fotografica 'C‘era una volta una distilleria…', allestita dall’amministrazione comunale, dalla biblioteca e dall’archivio storico di Selargius.

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