Selargius e il Campidano di Cagliari

La Rete filoviaria di Cagliari, tradizione e innovazione

Selargius, immersa nel tessuto metropolitano del capoluogo, è toccata dalle linee 30 e 31 della Rete filoviaria di Cagliari, attiva fin dal 1952; dai mezzi Fiat 668 degli esordi ai moderni Solaris Trollino 12, questo mezzo si avvale della maggior aderenza degli pneumatici e sta conoscendo una seconda giovinezza

Selargius è un comune autonomo che mantiene stretti legami con il capoluogo Cagliari e altri centri dell’area metropolitana: non stupisce dunque che siano state sviluppate strategie comuni per quanto riguarda alcuni aspetti come i trasporti pubblici. Nella cittadina sarda fanno infatti tappa i mezzi delle linee 30 e 31 della Rete filoviaria di Cagliari, composta da tre linee per complessivi 44 chilometri, il cui servizio e manutenzione sono gestiti dal CTM - Consorzio Trasporti e Mobilità S.p.A.

I primi filobus sardi, appartenenti alla serie Fiat 668, entrarono in circolazione nel 1952 sulla linea 5 che si estendeva da Piazza d’Armi a Piazza Amsicora; dopo un periodo di espansione, negli anni Ottanta vi fu un declino ma negli ultimi tempi la tendenza si è invertita, anche tramite l’acquisto dei nuovi filobus Solaris e Solaris Trollino 12. Attualmente la Rete filoviaria viene alimentata da quattro sottostazioni di conversione, la maggiore delle quali è quella di Santa Maria presso il deposito di viale Ciusa.

Concepito all’alba del XX secolo come incrocio fra tram e autobus, il filobus è un veicolo stradale collegato alla rete elettrica tramite una linea detta bifilare sospesa sulla sede stradale; i vantaggi di questi mezzi rispetto a quelli su rotaie sono la capacità di schivare ostacoli e la maggior aderenza degli pneumatici. Il primo filobus italiano fu quello del 1904 che collegava Pescara con Castellammare Adriatico, allora comune autonomo.

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