Lingua, costumi e tradizioni

Tutti i nomi di Selargius

Oltre 5 mila anni fa 
Non si sa con certezza a quando si possa far risalire la nascita di Selargius, ma i recenti scavi archeologici che hanno interessato i dintorni del paese fanno propendere per una datazione compresa fra il 3200 e il 2700 a.C. Lo dimostrano i reperti ritrovati nei siti di Cuccuru Matt’e Masonis, con 32 fondazioni di abitazioni, le ceramiche del villaggio di Staineddu e le strutture abitative prenuragiche scoperte a Su Coddu. Questi sono stati i primi nuclei di Selargius, poi scomparsi per far posto nei secoli a Zellaria (o Cellarium) e a Palmas. Di quest'ultima, risalente all'epoca medievale, resta ancora in piedi solo la chiesa di San Lussorio, databile a poco prima della metà del Trecento.

Toponimi incerti
Ufficialmente, secondo quanto stabilito dal consiglio comunale di Selargius, il toponimo sardo del paese è 'Ceraxius'. Da dove deriva questo nome? Per alcuni studiosi potrebbe far riferimento agli alberi di prunus cerasus (ciliegino) che fino a pochi anni fa erano molto diffusi nella zona, o ai termini Cerargius o Cerarjus, derivanti dalle molte fabbriche di cera e dai molti addetti che nell'antichità svolgevano tale attività da queste parti. Per altri invece sarebbe riconducibile a Salarium, ad indicare il deposito di sale che si trovava lungo la via Karales-Tibula, percorsa dai carri che trasportavano il prezioso 'oro bianco' dalle coste della Sardegna alle località interne. Infine, l'ultima teoria collega il nome Selargius a Cellarium, cioè ai granai e alle celle per la conservazione del grano che si trovavano qui in epoca romana, quando la città era il punto di raccolta dei cerali del Campidano che partivano alla volta di Roma.

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