Monumenti Aperti a Selargius: ecco il programma
sabato 26 e domenica 27 maggio 2018 Monumenti Aperti giunge a Selargius: si potranno visitare il sito di Su Coddu, il santuario di San Lussorio, la chiesa di San Giuliano, la parrocchiale della Beata Vergine Assunta, Sant'Antonio Abate e l'ex-distilleria Sebastiano Boi
Ci siamo: sabato 26 e
domenica 27 maggio 2018 Monumenti Aperti farà tappa anche a Selargius, aprendo alla collettività
numerosi siti di interesse storico e artistico; l’orario sarà dalle 9.30 alle 13.00
e dalle 16.00 alle 20.00, e le visite saranno gratuite e provviste di guide
specializzate. Tra i luoghi più affascinanti va annoverato il villaggio
Neo-Eneolitico di Su Coddu, di epoca
prenuragica, dove sono rintracciabili varie strutture come capanne, pozzi,
silos e tombe.
Numerosi gli edifici religiosi, a cominciare dal santuario di San Lussorio eretto sulle
rovine di un tempio del del IV secolo d.C., contenente un sarcofago strigilato
di età romana. La romanica chiesa di San Giuliano, dedicata al patrono dei
viandanti, presenta un portico del Seicento e custodisce un crocefisso ligneo e
un’acquasantiera catalana. La parrocchiale
della Beata Vergine Assunta risale al XV secolo e presenta una pianta a
croce latina con abside semicircolare, un fonte battesimale settecentesco e una
croce d’argento Aragonese. La chiesa di Sant’Antonio
Abate, eretta nel 1600 ma ricostruita nel 1950, si fa notare per la
facciata a cuspide con il rosone, il campanile a vela e il simulacro del Santo.
Degna di nota è la Biblioteca Comunale, già Casa Putzu, acquisita dal Comune nel 2003 e oggi fulcro della vita culturale cittadina, ospita il Centro Bibliotecario Làdiris; l’ex-distilleria Sebastiano Boi, edificata all’inizio del Novecento, ha un’importanza storica in quanto è uno dei primi esempi di industria vitivinicola del Campidano. Chiuso negli anni Sessanta, fu oggetto di un progressivo piano di recupero che ha determinato la conservazione dello stabile e della ciminiera antistante. Oggi il complesso ospita un centro culturale oltre al Teatro Civico.