L'Antico Sposalizio Selargino: Sa Coja Antiga Cerexina

Il suggestivo matrimonio Selargino che sfida il tempo e le nozze "minimal" e moderne

Ritorna l'11 settembre 2022 il Matrimonio Selargino, il rito di nozze antico ed ambito da tantissime coppie, sempre in un crescendo di attenzione, nazionale ed internazionale, grazie alla Pro Loco di Selargius – Sardegna, che ha mantenuto viva la tradizione del luogo e del Campidanese ed a cui ci si può rivolgere per le iscrizioni, sia per essere i candidati sposi che per proporsi come gruppi folk che animeranno la cerimonia

Stupisce che sia ancora attuale, che il matrimonio "selargino” e sia così ben accolto in un mondo che è avvezzo alle cose veloci e senza fronzoli. E invece nel matrimonio simbolo del territorio campidanese e di Selargius di fronzoli ce ne sono, eccome, ed ogni atto, ogni figura è un’attenta riproposizione di quanto avvenuto sin qui dai secoli dei secoli e nessuno la scansa. Il prossimo 11 settembre 2022 ci sarà la rappresentazione completa della tradizione, alla quale partecipa gran parte della popolazione della cittadina. Le due "famiglie” si attrezzano a svolgere, insieme e separate, il lungo cerimoniale, che prevede tra l’altro, nel giorno prima, il trasporto del corredo dalla casa della sposa a quella che abiteranno poi: il trasporto della "roba” della "is arrobas”. Nessuno immagini che il carro trainato dai buoi viaggi da solo per le strade: avanti e dietro un corteo in costume l’accompagna. Ai tempi il trasporto era di sicuro accompagnato dagli sguardi, chi poteva mai impedirli, delle persone, delle mamme, soprattutto, che valutavano, ad occhio, la consistenza del corredo.

Una complessa cerimonia, che la Pro Loco di Selargius si è chiamata quale custode, rievoca quanto accadeva qualche secolo fa, ma la sua bellezza e particolarità denota una tradizione importante, che si cerca di far rimanere in un territorio che sempre più si sta integrando nella città metropolitana di Cagliari.

Intanto è proprio bello il Matrimonio Selargino. Come è bello il corteggiamento del venerdì, quando, in case messe a disposizione dall’organizzazione, si intrecciano i canti amorosi degli uomini, in strada, verso le ragazze da marito affacciate alle finestre, al primo piano. Una serenata? Sì! In Sardegna si chiama però "sa cantada a is piccioccas”.

 

Il giorno della cerimonia le due famiglie si interessano delle vestizioni, di indossare gli abiti tradizionali, belli e sgargianti, dando poi vita a due cortei, che, separatamente, si avviano verso la chiesa di Maria Vergine Assunta, da sempre quella deputata per i matrimoni. La lingua campidanese viene usata nella cerimonia che si presenta molto lunga e complessa, concludendosi con la firme nei registri religiosi e civili. Poi c’è però un’appendice: i due sposi escono da una chiesa per entrare in un’altra, quella quasi adiacente di San Giuliano. Lì altre firme in una pergamena che verrà custodita per venticinque anni negli archivi della Chiesa. Dopo il quarto di secolo, ci sarà una riconferma della promessa davanti all’altare, ma quella è già un’altra cerimonia. Prima c’è da svolgere l’ultimo adempimento, quasi un tour de force: il banchetto nuziale, che si presenta sempre enorme e sofisticato, pieno di cibi tradizionali e che sarà per gli sposi l’ultimo passaggio del cerimoniale prima di raggiungerela romantica solitudine nella loro nuova casa.

 

Per tutte le informazioni, Candidature degli Sposi e dei Gruppi Folk 2022, Vi rimandiamo al sito ufficiale della Pro Loco di Selargius: www.prolocoselargius.it

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