L'Antico Sposalizio Selargino: Sa Coja Antiga Cerexina

Un matrimonio della tradizione, quello selargino

Come tradizione vuole anche quest'anno, nella seconda domenica di settembre 2019, si svolgerà il tradizionale matrimonio selargino. Entra e scopri di più

Una tradizione che travalica età, convenzioni e si riattacca alla storia del territorio: il "Matrimonio selargino” è quanto di più singolare si possa pensare. I punti base: intanto si svolgerà a Selargius, paese ritiene questa manifestazione la più importante dell’intera stagione. E poi ci vogliono gli sposi, ovviamente. E qui tutto è stato risolto, in quanto sono stati indicati, con votazioni regolari, e presentati nella sede della pro Loco, Monica e Luca, i quali nella seconda domenica di settembre 2019 daranno il via al matrimonio, tutto in abiti della tradizione. 

La festa sarà la rappresentazione tradizionale, e spettacolare, dello storico "matrimonio campidanese”, e fra le tante riproposizioni di matrimoni tradizionali, è la più datata e spettacolare della Sardegna. V’è da sottolineare che seppur le basi storiche si perdono nel Settecento, la riproposizione è avvenuta abbastanza di recente, negli anni Sessanta dello scorso secolo. Si ritorni, allora, al matrimonio: il giovedì prima della domenica del matrimonio, "gli uomini e le donne del Gruppo Folk Kellarious di Selargius, che insieme alla Pro Loco sono i massimi curatori dell’Antico Sposalizio, si recano in alcune case campidanesi messe a disposizione dai cittadini o dal Comune. Qui, mentre le donne prendono posto affacciate alle finestre, gli uomini intonano vari canti di corteggiamento appartenenti al corpus tradizionale di canti polifonici profani”. Il momento particolare ha anche un nome: sa cantada a is piccioccas, un nome che la dice lunga. C’è poi la fase del trasferimento nella casa sponsale del corredo, su trasferimento de is arrobas, eseguito coi carri di buoi, insieme ad un corteo in abiti tradizionali. 

A questo punto vale la pena farsi raccontare dallepagine ufficiali quello che sarà il programma: "La vestizione, il corteo nuziale, il coinvolgimento dell’intera comunità selargina che sfila nelle strade della città, e infine l’arrivo nella chiesa di Maria Vergine Assunta. Sono questi i passaggi che precedono la lunga celebrazione in lingua campidanese. Così, sotto lo sguardo di innumerevoli fedeli gli sposi pronunciano il fatidico sì, e dopo lo scambio degli anelli, le loro mani vengono unite dalla catena nuziale, simbolo del vincolo perpetuo instaurato dal sacramento. Dopo la messa gli sposi escono fra gli applausi, nella piazza, accompagnati dal lancio di due colombe, per poi recarsi nella vicina chiesetta romanica di San Giuliano dove scrivono la promessa d’amore che verrà custodita nella chiesa stessa. Dopodiché, gli sposi si recano al banchetto nuziale, "su cumbidu”, dove al loro arrivo avviene la benedizione dell’acqua, in segno di purificazione, e infine il rito "de sa razia” come buon auspicio di prosperità”. 

E se non è storia una celebrazione così...

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.