Selargius e il Campidano di Cagliari

Quartucciu, il museo della discordia

Pioggia di critiche

Il critico d'arte Vittorio Sgarbi, augurandogli di essere inghiottito dalle viscere della terra (sic!), l'ha definito una 'navicella spaziale'. Il comico (e movimentista) Beppe Grillo un 'monumento alla tazzina'. Tutto lascia pensare quindi che il futuro museo archeologico di Quartucciu, comune della città metropolitana di Cagliari con 13mila abitanti, non sia proprio un capolavoro di architettura. Per vederlo basta arrivare al semaforo di via Rosselli angolo via Pertini, giusto ai confini fra Quartucciu e Selargius. La struttura, realizzata su progetto dell’architetto Pietro Reali ma non ancora terminata, in effetti al momento è solo un grande cono spuntato e capovolto in cemento armato, ma una volta finito accoglierà gli oltre 4mila reperti trovati nella vicina necropoli punico-romana di 'Pill' 'E Matta' nel 2000 e ospiterà la biblioteca comunale e la sala congressi della cittadina. Nonostante le critiche, l'amministrazione comunale difende l'opera, che verrà completata con una copertura in trachite, a richiamare l’architettura nuragica.

Un parco per Sergio Atzeni
Il museo fa parte del parco urbano dedicato allo scrittore sardo Sergio Atzeni, scomparso nel 1995 (all’età di 43 anni) nel mare di Carloforte. Nato a Capoterra e vissuto a Orgosolo, a Cagliari e nella stessa Quartucciu, aveva poi lasciato la Sardegna, per stabilirsi a Torino. Tra le sue opere più importanti, tutte incentrate sulla storia isolana, dall'età dei nuraghi alle lotte sociali dei minatori del Sulcis dei primi del Novecento, figurano 'L'apologo del giudice bandito', 'Il figlio di Bakunìn', 'Passavamo sulla terra leggeri', 'Il quinto passo è l'addio' e 'Bellas mariposas', uscito postumo, a cui il regista Salvatore Mereu si è ispirato per l'omonimo film del 2012, interpretato fra gli altri da Micaela Ramazzotti.

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