Antico Sposalizio: tradizione e leccornie selargine
Il festeggiamento dell'Antico Sposalizio a Selargius è un tripudio di sapori e tradizioni locali, che si esprimono attraverso dolci, vini e pani tipici
Durante la celebrazione dell'Antico Sposalizio, la città di Selargius mette in mostra la sua ricca tradizione enogastronomica. Le strade si riempiono di profumi e sapori unici, mentre i partecipanti offrono vino e dolci sardi, prodotti artigianalmente. Le donne, vestite in costume tradizionale, trasportano cesti colmi di pani tipici come su coccoi e su modditzosu.
La giornata inizia con un corteo mattutino, dove vengono offerti vino e dolci sardi lungo il percorso. Le donne in costume tradizionale portano cesti pieni di pani tipici. Tra questi, il più famoso è su coccoi, preparato con semola finissima di grano duro e caratterizzato dai piccoli spuntoni che danno il nome di coccoi a pitzus. La versione per le feste di questo pane viene scolpita in forme floreali e animali, spesso incorporando uova in composizioni artistiche. Questo pane, noto come coccoi de is sposus, veniva preparato solo per Pasqua e matrimoni, data la complessità della lavorazione.
Altro pane tradizionale è su modditzosu, impastato con su frammentu, un lievito madre derivato dalla pasta di pane precedente, fermentato e rinfrescato con acqua e farina fresca. Entrambi i pani sono in attesa di ottenere la D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta), che certificherà l'autenticità e il valore culturale di queste antiche tradizioni agroalimentari.
Durante la festa, le donne portano anche cesti di dolci tipici campidanesi, fatti in casa con pasta di mandorle e variabili a seconda delle stagioni e delle ricorrenze. Tra questi dolci si trovano is gueffus, avvolti in carta colorata, is candelaus con glassa trasparente e decorazione dorata, su pan' 'e saba a base di mosto cotto, is bianchinus (meringhe con mandorle e limone), amaretti, is papassinas (biscotti con frutta secca), is pardulas (formaggelle di ricotta), is pistoccheddus (biscotti glassati) e is pirichittus (palline di pasta glassata).
Uno dei momenti più attesi della festa è il passaggio della torta nuziale. Su grandi portantine, tre persone trasportano stupefacenti architetture di gattou, un croccante di mandorle montato con perizia artistica in complesse strutture ornate da cupole, colonnati e guglie. Gli sposi, secondo la tradizione, taglieranno la torta con un bastone speciale.
Successivamente, le traccas sfilano mostrando gli antichi attrezzi della vendemmia, ricordando la radicata tradizione vitivinicola di Selargius. La città è particolarmente rinomata per il Nuragus, un vino bianco D.O.C. di Cagliari. Di colore paglierino tenue con riflessi verdini, questo vino ha un aroma vinoso e gradevole, risultando sapido, armonico e appena acidulo al palato nelle versioni secca e amabile.
Le vigne del circondario non si limitano solo al Nuragus. Grazie alle tecniche di coltivazione biologica, si producono vini premiati sia in Italia che all'estero. La filosofia del biologico, diffusa tra gli agricoltori più lungimiranti, viene vista come un fattore prezioso per lo sviluppo sostenibile e il recupero delle tradizioni locali. Tra queste, la coltivazione del cappero ai bordi dei vigneti, che nel XIX secolo rese l'agro selargino famoso quanto Pantelleria e Salina.