Enogastronomia

Selargius: la capitale del cappero in Sardegna

Un prestigioso riconoscimento per Selargius definita la capitale della Sardegna nella produzione di capperi. Ampie distese si possono ammirare nelle periferie e campagne del comune campidanese dove i coltivatori si dedicano alla raccolta dal mese di maggio a quello di settembre. La pianta viene monitorata in quelli più freddi invernali ed i rami accorciati fino all’altezza di un centimetro dato che possono raggiungere l’altezza di quasi due metri. Come detto l’estate diventa la stagione determinante perché il clima favorisce la fioritura: il bocciolo viene adunato a mano, uno ad uno, con pazienza ed esperienza. Il raccolto, circa un kg la quantità che si può fare in tre ore circa, spurgato da qualsiasi terriccio o corpi estranei e suddiviso tra capperi e capperoni. Una volta quantificato si passa alla suddivisione ed inserimento nelle brugne. Tutto ciò può avvenire sia nei magazzini aziendali che tra le mura domestiche dato che la coltivazione "Fai da te” è piuttosto diffusa. La peculiarità del clima abbinata ad un territorio incline alla diffusione dell’arbusto non necessita infatti di cure particolari.


Nella foto: il fiore del cappero


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