Lingua, costumi e tradizioni

La sagra di San Lussorio

Settembre è il mese del Matrimonio Selargino ma agosto è dedicato alla sagra di San Lussorio, con una settimana di eventi per festeggiare il patrono di Selargius.

Fra sacro e profano
La storia narra che il martirio di san Lussorio, patrono di Selargius e di diversi paesi della Sardegna sia avvenuto il 21 agosto dell'anno 304, all'epoca delle persecuzioni dell'imperatore Diocleziano contro i cristiani. Per ricordare questa data, per la terza settimana di agosto i selargini organizzano una settimana di eventi, fra il sacro e il profano, fra riti religiosi, mostre fotografiche e spettacoli. Ovviamente non può mancare l'aspetto gastronomico, con le degustazioni di prodotti locali, a base di formaggio, cocomero, pane e vino, oltre al prelibato 'sattizzu arrostiu', ovvero la salsiccia di suino tipica del Campidano.


Il corteo dei santi
Il cuore di questa antica sagra è il corteo delle statue dei santi Lussorio, Cesello e Camerino, realizzate dall'artista Claudio Pulli su commissione del Gremio degli Agricoltori, Falegnami e Muratori in onore di San Lussorio, associazione nata nel 1994 per conservare e promovuere le antiche tradizioni di Selargius. Si comincia con la vestizione delle statue dei martiri e degli appartenenti al Gremio, con abiti benedetti, poi, il giorno successivo, nella sala consiliare del Comune il sindaco consegna al primo majorale (una sorta di presidente del Gremio) il gonfalone della città e lo stendardo dei santi, mentre alla prioressa viene affidata una bandiera custodita nel santuario di San Lussorio, risalente al 1700, dando il via ufficiale alla festa. Al suono della musica della banda il corteo si snoda per le vie di Selargius trasportando le statue dei santi dentro un cocchio dorato trainato dai buoi dalla chiesa della Assunta al santuario campestre di San Lussorio.

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